City of Night – Jim & Pamela

Nella serie dedicata alle città metropolitane, lo spirito che anima i luoghi si pone tra due culture a confronto, il nord America e l’America latina.
A New York, come a Manhattan e a San Francisco, la grande città si smaterializza in una miriade di riflessi di luci ed ombre prodotti da caleidoscopi di vetro dei grattacieli e delle superfici d’asfalto bagnate dalla pioggia, sui quali rimbalzano all’infinito i fari delle auto, le insegne pubblicitarie e i lampioni delle strade.
Rispecchiando perfettamente la fisica quantistica, le particelle si muovono ininterrottamente e imprevedibilmente in uno spazio non omogeneo e indeterminato. La città sottrae al viaggiatore le rassicuranti certezze delle sue origini. Solo la sorpresa di un incontro inaspettato può forse dare un senso al disorientamento.

E’ il fermo immagine di una società liquida e dell’eterna erranza e dell’uomo alla ricerca di qualcosa in cui credere. La metropoli, che non si ferma mai, imperlata di gocce d’acqua, continua la sua corsa anche sotto la pioggia.Ho voluto ritrarre Jim Morrison e Pamela Courson, due icone della scena psichedelica, tra le luci abbaglianti di una grande metropoli americana. Nella folla degli anni '60 due ragazzi vestiti così dovevano fare una certa impressione. "People are strange when you're a stranger/ Faces look ugly when you're alone (...) When you're strange/ No one remembers your name"