“Donde llevan las nubes”

Nell’isola di Cuba tutto va diversamente.
Il paesaggio dell’Avana è pregno della memoria storica delle antiche dominazioni, nei palazzi coloratissimi in stile spagnolesco, nelle case pastello in stile coloniale, come anche nei successivi edifici neoclassici americani.
Ed ha anche traccia della più recente rivoluzione socialista, nella presenza delle bellissime auto d’epoca americane, di fatto prodotto dell’embargo, e nella statua monumentale al comandante dell’esercito indipendentista cubano, generale Gomez, che svetta lungo il litorale, memore di antiche promesse di gloria.
C’è una specie di fascino magico a Cuba, è una sorta di fermo immagine in un tempo imprecisato, è il sogno romantico del turista occasionale, ma è anche la fissità di un popolo che, caduta l’utopia della libertà, non cerca più niente e smette di lottare.